La vita e l’esistenza di tutti gli organismi del mondo animale e vegetale dipendono inequivocabilmente dalla luce solare.
Questa agisce in un equilibrio delicato ma vincente che sussiste tra il nostro pianeta e la sua stella, il sole. Non è un caso che la terra presenti caratteristiche uniche tra i suoi vicini.
Infatti, la distanza che intercorre tra il nostro pianeta ed il sole garantisce una corretta e diversificata ripartizione dell’immensa energia sprigionata dalla stella sull’intero globo. Tale condizione giustifica la variabilità e la ricchezza di specie viventi e di territori che caratterizza il pianeta.
Quindi, non può esistere vita senza luce solare come non può esserci miglior terapia di quella che preveda la corretta interazione del paziente e delle sue cure con l’ambiente circostante.
L’interazione di ciascuno di noi con la luce solare ci permette di sfruttare le enormi potenzialità biologiche del nostro organismo, in grado di comportarsi come un trasformatore o un catalizzatore – in grado di convertire l’energia solare in impulsi chimici che a loro volta possono essere concentrati su di una o su di un’altra necessità riscontrata dal nostro corpo.
L’energia solare è quindi in grado di essere convertita in ormoni, i messaggeri dello stato di salute del nostro corpo, o in grado di promuovere il rinnovamento e il ringiovanimento dei tessuti corporei.
Il sole può favorire il rilascio da parte delle nostre cellule cerebrale di sostanze atte a migliorare l’umore, a mantenere una memoria sana o a favorire la corretta alternanza tra un’energica vitalità diurna e un riposo notturno ristoratore.
Il nostro organismo cambia nel tempo in un fenomeno lentamente progressivo di fisiologico mutamento che prevede l’accrescimento, il raggiungimento della maturità e l’invecchiamento.
Nonostante diverse patologie presentano un’incidenza che aumenta in maniera lineare con l’aumentare dell’età, un invecchiamento che sia fisiologico deve essere sano e necessita le adeguate cure ed attenzioni al fine di mantenere tale stato di salute.
Il sistema nervoso, noto per manifestare il suo invecchiamento con disturbi che possano riguardare la memoria la capacità di muoversi in maniera fluida è intimamente connesso con l’apparato locomotore. Entrambi giovano di una sana e corretta esposizione alla luce solare, questa è in grado come accennato in precedenza di convertire delle sostanze altrimenti inefficaci in vitamine, come la vitamina D.
Quest’ultima promuove l’integrità delle ossa, l’equilibrio, il corretto funzionamento delle cellule cerebrali e l’integrità di due sistemi essenziali nella vita dell’anziano come il sistema immunitario e il sistema cardiovascolare.
Al giorno d’oggi ciascuno di noi è sempre più avvezzo al reintegro di sostanze – come appunto la vitamina D – tramite integratori ma nessun integratore può sostituire l’elasticità e la fisiologica pulsatilità che riesce a garantire il corpo umano quando interagisce in maniera corretta con l’ambiente.
L’energia solare e il mantenimento dell’attività fisica alla luce sono in grado poi di favorire una regolare ciclicità circadiana, ovvero la capacità del nostro corpo di sviluppare e mantenere un cronometro interno in grado di scandire le proprie attività biologiche in relazione alle necessità sociali, oltre che molto più semplicemente un corretto calendario di alternanza tra veglia e sonno – essenziale per la salute dei soggetti più fragili.
Non tutto ciò che è sole però deve essere necessariamente salutare. L’esposizione alla luce solare in orari non congrui a causa della presenza del grande caldo che contraddistingue il nostro paese nei mesi estivi può potenzialmente portare ad un “surriscaldamento” del “sistema corpo umano” nonché a disidratazione.
Come il sole, anche l’acqua caratterizzò l’inizio della vita e il loro rapporto deve essere sempre preservato al fine di garantire un fluido funzionamento del nostro organismo soprattutto nell’età anziana.
Tutte queste informazioni, integrate a le interazioni che possono avere i farmaci assunti con l’ambiente, vengono facilmente fornite dal medico di riferimento che avrà il compito di guidare ogni paziente al più corretto stile di vita per garantire un fisiologico e sano invecchiamento.
Articolo a cura del Dott. Massimo Marano – Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma