Estratti dell’articolo di Gabriella Facchinetti pubblicato su Italian Journal of Nursing
[…] Il VII rapporto sull’assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia ha evidenziato il ricorso diffuso al servizio di assistenti familiari o caregiver formali (Gori, 2013). La loro presenza è citata e considerata solo marginalmente nelle ricerche sul territorio anche se è rilevante e fondamentale come quella dei caregiver familiari. Infatti, la richiesta di assistenti familiari era presente già negli anni Novanta a fronte di un evidente “care gap” dovuto a fattori quali: il cambiamento del contesto sociale, l’invecchiamento della popolazione e l’aumento delle malattie croniche, ecc. […]
[…] Si tratta di una domanda di assistenza in continua crescita che non sempre trova una risposta adeguata a causa della sempre meno disponibilità di queste figure ma anche per il loro scarso livello di formazione. Infatti, a causa della storica informalità della figura e lo scarso investimento delle politiche sanitarie e sociali, queste figure spesso non sono formate all’arduo compito di assistere un anziano fragile ma si ritrovano improvvisamente a dover adempiere a questa mansione […]
[…] L’esperienza della Fondazione Alberto Sordi nasce per rispondere all’esigenza delle famiglie di avvalersi di persone preparate ad assistere i loro anziani ma anche per colmare il fabbisogno formativo richiesto dagli stessi assistenti familiari. Per questo dal 2020, grazie al finanziamento di AssindatColf che da anni propone corsi di formazione nel settore del lavoro domestico, la Fondazione ha avviato corsi di formazione per assistenti familiari in collaborazione con il Corso di Laurea in Infermieristica dell’Università Campus Bio-Medico di Roma […]
[…] Il corso di formazione ha l’obiettivo generale di formare l’assistente familiare affinché sia in grado di garantire un’assistenza socio-assistenziale di base adeguata a persone anziane fragili e alle loro famiglie. Nello specifico, le competenze acquisite con il percorso frequentato consentiranno ai partecipanti di: relazionarsi dinamicamente con l’assistito e con la famiglia assumendo atteggiamenti coerenti con i principi di etica professionale; orientarsi nel contesto sociale ed istituzionale, in relazione all’assistenza privata domiciliare; fornire cura ed assistenza nel rispetto dei bisogni e della condizione psico-fisica dell’assistito; assistere la persona nella preparazione e nell’assunzione dei cibi; curare l’igiene degli ambienti adottando comportamenti atti a prevenire la trasmissione di malattie e gli incidenti domestici[…]