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Diabete negli Anziani: come prevenirlo e come curarlo

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Il diabete dell’adulto (diabete tipo 2) è una malattia in cui si assiste ad un aumento dei livelli ematici di glucosio causato da un’alterazione del meccanismo di azione dell’insulina. Recenti dati epidemiologici hanno mostrato che 1 persona su 5, di età superiore a 75 anni, è affetta da diabete. La frequenza della patologia è in costante aumento in quanto strettamente correlata a sovrappeso ed obesità, alimentazione non corretta, sedentarietà e condizioni socio-economiche non agiate. 

I sintomi del diabete nelle persone anziane sono spesso sfumati e la diagnosi viene effettuata casualmente in corso di approfondimenti diagnostici per altre patologie. Tuttavia esistono alcuni campanelli di allarme ai quali porre attenzione: la comparsa di poliuria (aumento della diuresi nel corso della giornata), la sete, l’astenia (stanchezza significativa), il calo ponderale, frequenti episodi di candidosi, prurito, alterazioni della vista, rallentamento nel processo di cicatrizzazione delle ferite.

Il diabete necessita di un inquadramento medico specialistico per l’impostazione di terapie farmacologiche specifiche e innovative ma prevede l’impegno da parte del paziente per la modifica dello stile di vita, elemento imprescindibile per l’ottimizzazione della terapia medica ma anche per la prevenzione della patologia stessa.

A questo riguardo è opportuno che ogni soggetto segua una corretta alimentazione, ricca di fibre, verdure, frutta e cereali integrali, associata a una riduzione dei grassi saturi e degli zuccheri semplici, per aiutare a mantenere stabile il livello di glicemia. L’adozione di porzioni moderate e la scelta di cibi con basso indice glicemico sono particolarmente importanti per prevenire picchi glicemici. È anche consigliato limitare l’uso di sale e ridurre il consumo di cibi ad alta densità calorica.

Inoltre, laddove possibile, è fondamentale effettuare una regolare attività fisica i cui benefici sono noti oltre che in ambito metabolico anche in ambito cardiovascolare e muscolo scheletrico. L’esercizio regolare, anche moderato, come camminare, fare giardinaggio o praticare yoga, contribuisce a migliorare la sensibilità all’insulina e a controllare il peso corporeo, che è un fattore di rischio importante per lo sviluppo del diabete. Le persone anziane dovrebbero puntare ad almeno 30 minuti di attività fisica moderata al giorno: compito del medico è fornire indicazioni per esercizi adattati, per tipologia e intensità, a particolari condizioni e limiti oggettivi legati all’età e alle comorbidità.

Un altro aspetto cruciale è il monitoraggio del peso corporeo. L’obesità, in particolare l’accumulo di grasso addominale, è uno dei principali fattori di rischio per il diabete di tipo 2. Mantenere un peso sano può ridurre significativamente le probabilità di sviluppare la malattia.

Infine, è essenziale monitorare regolarmente i livelli di glicemia in quanto effettuare uno screening periodico può identificare precocemente i segni di una glicemia alterata (prediabete) e permettere interventi tempestivi per evitare l’insorgenza del diabete conclamato. 

In sintesi, la prevenzione del diabete nell’anziano richiede un approccio integrato che comprenda una corretta alimentazione, esercizio fisico regolare, controllo del peso e monitoraggio sanitario. Con piccole attenzioni è possibile ridurre significativamente il rischio di diabete e migliorare il benessere complessivo della persona anziana.

Daria Maggi – Medico endocrinologo Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico 

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