Premio PreSa Prevenzione e Salute 2019 alla Fondazione Alberto Sordi
La Fondazione Alberto Sordi è tra i premiati. Ha ritirato il premio il dott. Domenico Mastrolitto
Va anche alla Fondazione Alberto Sordi quest’anno il Premio PreSa, Prevenzione e Salute 2019, consegnato durante la presentazione dell’indagine conoscitiva “I Bisogni dei pazienti cronici”, condotta dal CEIS-EEHTA (Economic Evaluation and HTA) della Facoltà di Economia dell’Università di Roma Tor Vergata in collaborazione con AISM, AIGD e altre associazioni di pazienti.
Quando si parla di condizione dei pazienti e dei familiari il Servizio sanitario nazionale è in grado di intercettare le reali esigenze, i reali bisogni? Quale impatto, in termini sociali ed economici, può creare un ritardo della diagnosi e, in misura maggiore, un ritardo nell’accesso alle cure? “In Italia abbiamo le percentuali più alte a livello europeo di coloro che sopravvivono ad una diagnosi di tumore. Il nostro Paese ha un processo di diagnosi, cura e trattamento, forse non omogeneo a livello regionale che dobbiamo migliorare, ma ad ogni modo riesce a garantire salute”– ha detto Pierpaolo Sileri, Vice Ministro della Salute presente all’evento.
Per capire meglio il fenomeno è stata portata avanti l’indagine conoscitiva i cui risultati possono definirsi contrastanti. Per Francesco Saverio Mennini (CEIS-EEHTA) che ha condotto l’indagine: “Cresce la fiducia e la considerazione nella classe medica e negli operatori sociosanitari. Ma c’è preoccupazione per i ritardi nella diagnosi e nella presa in carico: per 7 pazienti su 10 il sistema va migliorato. Le diagnosi tardive compromettono la qualità di vita del paziente e fanno lievitare i costi sociali ed economici della patologia. Un esempio? La partecipazione al mondo del lavoro passa dall’80% nelle fasi iniziali di una malattia come la sclerosi multipla fino a meno del 10% negli stadi più avanzati di disabilità”.
Ecco i vincitori del Premio
Antonio Tessitore, indomabile guerriero nonostante la Sla, autore dei libri “Il mio corpo parla” e “La mia vita senza parole”.