Mercoledì 5 dicembre 2018, presso il Polo di Ricerca Avanzata in Biomedicina e Bioingegneria dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, la Fondazione Alberto Sordi in collaborazione con l’Università Campus Bio-Medico di Roma ha organizzato l’evento “C’è posto per te”, una serata in cui la figura e il ruolo del volontario potessero essere valorizzati e gratificati.
Il 5 dicembre è la Giornata Internazionale del Volontariato, istituita dalle Nazioni Unite nel 1985 allo scopo di promuovere, valorizzare e incoraggiare l’attività svolta dai volontari di tutto il mondo.
Negli ultimi anni è cresciuta l’esigenza di far interagire sempre di più in reti consolidate di supporto i vari professionisti del sociale per costruire utili percorsi e strategie e rispondere al meglio ai nuovi bisogni emergenti.
La Fondazione Alberto Sordi è convinta che la modalità più efficace e più concreta per incidere sulla qualità dei servizi possa essere esercitata anche attraverso interventi di cooperazione fra le organizzazioni di volontariato e gli altri servizi del territorio, in una dinamica di integrazione.
L’evento, aperto al territorio e alle associazioni, ha ospitato 31 organismi di volontario che, attraverso l’esposizione di propri stand e materiali di comunicazione, hanno avuto l’opportunità di raccontarsi e di aprirsi alla popolazione, per entrare in contatto con il territorio ed essere più presenti e visibili in questo contesto.
“In linea con le finalità statutarie della Fondazione, particolare attenzione è stata posta alla valorizzazione di azioni di volontariato che mirino ad attivare percorsi di coinvolgimento intergenerazionale soprattutto per il tramite della famiglia”, ha dichiarato l’Avv. Ciro Intino, Direttore della Fondazione Alberto Sordi.
“Lo scambio intergenerazionale – ha proseguito il Direttore – e soprattutto la possibilità di lavorare sul territorio e con il territorio, sono i perni centrali di una nuova politica del volontariato, che incentivi la capacità di donare il proprio tempo e le proprie inclinazioni per liberarci dal dilagare delle logiche economiche del profitto”.
Durante l’evento, presentato dalla giornalista Rai Sonia D’Ottavio, si sono succeduti sul palco rappresentanti del mondo del volontariato e della cooperazione internazionale che hanno portato una testimonianza concreta sul ruolo sociale del volontario.
Sul palco anche due testimonial di eccezione, l’attore Sebastiano Somma e la sand artist Simona Gandòla che con la sabbia ha dato vita ad una straordinaria storia sul tema del dono e della gratuità.