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Fondazione Alberto Sordi al Convegno su Alzheimer e Neuroscienze

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Diagnosi, Modelli di cura e prevenzione, Costi, Opportunità, Criticità. Sono i temi affrontati durante il convegno “Alzheimer e Neuroscienze”, all’interno della suggestiva cornice della Sala della Regina di Palazzo Montecitorio. Fondazione Alberto Sordi ha presenziato attraverso la figura di Gabriella Facchinetti, che ringraziamo per il prezioso contributo.

Un incontro per ricordare gli obiettivi sanitari che noi, come Fondazione, abbracciamo attraverso iniziative come Insieme nella Cura, la Carta Alleanza per le Persone Anziane, il Servizio di Assistenza Domiciliare socioassistenziale e, soprattutto, il Servizio domiciliare di Stimolazione Cognitiva.

Per accompagnare non solo gli anziani, ma anche le loro famiglie.

Significativo, a questo proposito, la riflessione di Annarita Patriarca, deputata di Forza Italia, che sottolinea come «sulle famiglie bisogna lavorare» in quanto «In ogni famiglia c’è un caso di patologie neurologiche. Dobbiamo lavorare per un sistema di cure domiciliari che in alcune regioni c’è e in altre sembra un privilegio.»

Preoccupazioni condivise dalla Senatrice Beatrice Lorenzin (Ministro della Salute dal 2013 al 2018), che sottolinea come «l’importante è il metodo, coinvolgere le regioni: questo incontro ci fa capire un modello di lavoro basato sulla collaborazione tra società scientifiche, decisori politici e enti del terzo settore.»

Una filosofia d’integrazione che Fondazione Alberto Sordi ha promosso in occasione del Workshop “Accordi che Curano: verso un’assistenza domiciliare integrata sociosanitaria e sociale” tenuto lo scorso 20 febbraio in occasione della Giornata della giustizia sociale.

Da sottolineare, infine, l’intervento del Ministro della Salute Orazio Schillaci, per il quale «La salute è un tema che unisce. L’Alzheimer è causa di disabilità di molte persone anziane, colpendo prevalentemente donne che necessitano di continua assistenza. Queste patologie sono sfide per la salute pubblica non solo per le ripercussioni sociali, ma anche economiche: costano circa 15 miliardi di euro. Vi è la necessità di potenziare assistenza socio sanitaria. Quanto alla Ricerca, ci sono 30 istituti IRCCS che ne svolgono specifiche su Alzheimer mirando a trattamenti efficaci. Il tema fondamentale è la prevenzione: 3 milioni di casi in Europa sono legati allo stile di vita. Abbiamo la necessità di diagnosi precoci.»

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