Si è svolto Mercoledì 1 Febbraio a Cinisello Balsamo, presso l’RSA Gesù Maestro, il convegno Verso i Centri Servizi alla Persona, un nuovo modello a superamento delle attuali RSA. I servizi domiciliari, semiresidenziali, i servizi residenziali e le Soluzioni abitative di servizio (co- housing) in un’unica soluzione gestionale.
Di seguito, il comunicato stampa:
Dopo un periodo di studio e approfondimento in gruppi di lavoro di esperti del settore a livello nazionale, sono state presentate le tesi sulla riforma del sistema delle tanto dibattute residenze sociosanitarie per la non autosufficienza, da presentare al Ministero e al Governo nell’ambito della riforma per l’assistenza agli anziani non autosufficienti.
Il DDL, recentemente approvato, sulla riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti introduce il Sistema Nazionale Anziani non Autosufficienti (SNA), responsabile della programmazione integrata e del monitoraggio dell’insieme degli interventi per la non autosufficienza ad ogni livello di governo (Stato, Regioni, territorio). Mentre si prevedono la riforma delle valutazioni delle condizioni degli anziani eil rafforzamento degli Ambiti territoriali e la loro integrazione con i Distretti, tra gli interventi previsti dalla riforma manca, tra l’altro, una linea di riforma per i Servizi semiresidenziali, i Servizi residenziali e le Soluzioni abitative di servizio (l’insieme delle misure di supporto abitativo agli anziani).
Lo SNA e la riforma delle valutazioni prevista sono specifiche proposte del Patto per un nuovo Welfare sulla Non autosufficienza.
L’Associazione Rinata si è impegnata per predisporre uno specifico contributo sul tema di un nuovo modello per le RSA che, il dibattito e la cultura associativa già prefigurano (ed in alcune situazioni sono già operativi) come Centri Servizi alla persona.
Le RSA, nelle loro nuova condizione di Centri Servizi alla Persona, devono così essere chiamate a contribuire – insieme agli altri attori previsti dalla normativa vigente: servizi sociali, servizi sanitari, famiglie, terzo settore – alla creazione di un progetto olistico personalizzato e determinato dalla persona fragile, offrendo servizi adeguati ai bisogni e ai desideri della singola persona, dallo scenario domiciliare a quello dell’assistenza residenziale, e che ne colleghi direttamente il budget personale di progetto.
L’obiettivo, sviluppato nel corso del convegno, è quello di proporre un nuovo modello organizzativo (e culturale) che caratterizzi in modo appropriato l’offerta del sistema integrato dei servizi alla persona fragile, non autosufficiente.
Il modello sarà frutto della sintesi dell’esperienza, studio e ricerca multidisciplinare dei professionisti del settore e riguarderà indifferentemente gestori pubblici, privati e del terzo settore.