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Dal Meeting delle Professioni di Cura a Piacenza

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Dal 21 al 22 marzo a Piacenza si è svolto Meeting delle professioni di cura dal titolo “Non c’è cura nella fretta”, un evento con un programma ricco di contenuti in una location incantevole, a cui anche quest’anno abbiamo avuto il piacere di partecipare. 

Due giornate all’insegna dell’entusiasmo e del desiderio di voler operare una “rivoluzione culturale” nelle professioni di cura. Si sono alternati momenti di approfondimento e condivisioni di best practices. Bianca riassume “l’esperienza del Meeting della Professioni di Cura ha rappresentato per me un’occasione di riflessione e confronto per cui mi sento particolarmente grata. Nel gruppo che ho avuto il piacere di moderare, nell’ambito del workshop un tempo buono per ciascuno di noi, ho potuto incontrare altri professionisti, tutti con la sensazione e il desiderio di poter migliorare professionalmente attraverso un lavoro personale, interiore. Non solo quindi chiedendo un cambiamento alle istituzioni, a volte comunque necessario, ma mettendosi in gioco in prima persona. Non è mai facile muoversi mantenendosi in equilibrio su questo filo sottile ma nulla da più frutti dell’elaborazione che passa attraverso le parole, l’incontro e la possibilità di fermare il tempo fuori per rimettere in movimento il tempo dentro. Per tutto questo ancora grazie.” 

Angela Maria, infermiera del Centro Di Cure Palliative Insieme Nella Cura, sottolinea come il Meeting sia “come aprire una finestra che offre la possibilità di conoscere altre realtà. Ho avuto modo di capire che tanto ancora c’è da fare; che, in particolare nei servizi sul territorio, le persone hanno bisogno di professionisti che si impegnano e cercano di migliorare ogni giorno. Insieme possiamo fare tanto.”

E Marta aggiunge: “Grazie di avermi dato la possibilità di poter fare parte della squadra dell’Associazione Alberto Sordi. Ma in primis desidero far arrivare un grande GRAZIE e riconoscimento per il grande lavoro portato avanti da Giulia Dapero e al suo team. È stato veramente un grande evento, con grandi persone. Grazie per l’accoglienza, grazie per l’ospitalità. Devo dire che tutto ciò che ho vissuto in questi giorni del meeting ha superato le mie aspettative. Porterò con me uno zaino ricco e pieno di emozioni, informazioni, testimonianze, idee e tanto altro. Per me è stato meraviglioso. Sono contenta che ho potuto passare del tempo prezioso con le persone preziose. Mi ritengo fortunata per tante cose. Quindi ancora grazie a tutti, ma soprattutto a chi ha voluto io facessi parte del gruppo.” 

“Mi ha colpito molto la presenza degli asinelli il secondo giorno di workshop- racconta Gabriella. La loro presenza andava oltre la loro funzionalità di pet therapy. Ha scatenato riflessioni più profonde. L’asinello con la sua lentezza e determinazione riesce a mandare avanti il grande lavoro quotidiano. Una lentezza che non significa inefficienza ma al contrario dimostra assiduità, costanza, tenacia. L’asinello ci insegna il tempo della cura. Una cura che acquisisce valore attraverso la lentezza, la gentilezza e la tenerezza degli atti di cura. Un tempo che, per la persona che riceve la cura e per quella che la dà, sembra durare una vita ma che in realtà è un minuto fatto di sguardi attenti e di manipolazioni intense. Il tempo è sempre relativo ed è sul kairos che il professionista deve agire per ottimizzare il chronos.” La riflessione sul tema del tempo è stato uno sprone nella consapevolezza che possiamo scegliere il modo con cui vivere la nostra professione e non sono subire le ristrettezze di un tempo mai sufficiente. Il tempo come opportunità di vivere il qui e l’ora, scoprendo tutta la ricchezza di un’umanità a volte fragile, ma sempre inesauribile.

L’impegno e il merito di Giulia Dapero, e del suo staff, non è solo quello di aver preso il testimone di suo padre, ma è soprattutto quello di proseguire in una rielaborazione arricchita da un pensiero profondo sul potere del prendersi cura. Siamo tornati con il desiderio di guardare la nostra realtà con occhi pieni di sorrisi e tenerezza.

Grazia Dalla Torre

Meeting delle Professioni di Cura 2024: “Non c’è cura nella fretta. Gestire o creare il tempo in RSA?”  – Fondazione Alberto Sordi

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