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I malanni di stagione nelle persone anziane: suggerimenti per una prevenzione efficace

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Con l’inizio della stagione invernale, abbiamo intervistato il dottor Francesco Vero, Medico di medicina generale romano, per chiedergli quali precauzioni adottare per prevenire i malanni di stagione in modo da rinforzare il sistema immunitario e ridurre il rischio di infezioni. 

Riportiamo di seguito i suoi consigli per aiutare a prevenire i malanni di stagione durante i periodi più freddi dell’anno e preservare il benessere delle persone anziane.

Promozione di una dieta sana

Tra i primi aspetti a cui fare attenzione, troviamo una nutrizione adeguata, con un’alimentazione bilanciata, ricca di frutta, verdura, proteine prevalentemente di origine vegetale e cereali integrali. Non ci si stanca di ricordare di bere molto, perché l’assunzione di liquidi deve essere sufficiente per prevenire la disidratazione, comune nelle persone anziane.

Prevenzione della fragilità ossea

Un aspetto importante è il monitoraggio della salute ossea (densitometria ossea) per prevenire o trattare l’osteoporosi. Assunzione di calcio e vitamina D avviene non solo attraverso farmaci, ma anche con una dieta ricca di alimenti come latticini, pesce azzurro, frutta secca e verdure a foglia verde, che aiutano a mantenere la densità ossea. L’esposizione ai raggi solari è comunque determinante, bastano 15-30 minuti al giorno, per mantenere un giusto livello di vitamina D.

Attività fisica regolare

Ogni giorno sarebbe importante fare movimento, con esercizi moderati come camminare, nuotare o ginnastica dolce per mantenere mobilità, forza muscolare e migliorare la salute mentale. L’esercizio fisico aiuta anche a prevenire il declino cognitivo e migliorare il benessere generale.

L’esercizio fisico è utile per mantenere e migliorare l’equilibrio e la forza muscolare, utile anche per la prevenzione delle cadute. 

Per ridurre il rischio di cadute e per prevenire incidenti è necessario, inoltre, rimuovere di pericoli domestici, controllare la vista e l’udito.

Lotta all’uso del tabacco e riduzione dell’alcol

Il fumo aumenta il rischio di malattie respiratorie e cardiovascolari, per cui incoraggiamo a smettere di fumare, come anche a ridurre il consumo di alcol, che può interferire con i farmaci e aumentare il rischio di cadute.

Vaccinazioni

La vaccinazione è il mezzo più efficace e sicuro per prevenire l’influenza e ridurne le complicanze. La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata e offerta in modo gratuito alle persone con più di 60 anni. Da non dimenticare però che in inverno circolano anche altri virus che provocano febbre e raffreddore, spesso scambiati per influenza. Contro questi virus il vaccino non è efficace, perché protegge solo da quelli influenzali.

Altre vaccinazioni consigliate sono quella contro il pneumococco e l’herpes zoster (fuoco di Sant’Antonio), che possono essere gravi negli anziani.

Gestione delle malattie croniche e revisione della terapia farmacologica

In questi mesi dell’anno in particolare vanno monitorate in modo regolare ipertensione, diabete, malattie cardiovascolari e artrite per prevenire complicanze. 

Per tenere sotto controllo le malattie croniche, si consiglia un’adesione puntuale alle terapie farmacologiche e l’adozione di stili di vita sani. È importante ricorrere al medico di riferimento per la revisione periodica della terapia farmacologica e per la verifica di eventuali interazioni negative tra farmaci, che possono portare a effetti collaterali o complicazioni.

Prevenzione del declino cognitivo 

La solitudine e la mancanza di stimoli possono rappresentare sfide significative per le persone anziane, influenzando negativamente la loro salute mentale, il loro benessere complessivo, la qualità di vita, accelerando il declino cognitivo nell’invecchiamento normale così come nella demenza. E’ di estrema importanza incoraggiare ad intraprendere attività mentali stimolanti come la lettura, giochi di memoria o impegni sociali per mantenere attive le capacità cognitive. Inoltre le valutazioni cognitive regolari possono essere utili per identificare precocemente eventuali segni di declino cognitivo.

La solitudine è una condizione potenzialmente problematica nella terza età perché può compromettere la salute e il benessere psicofisico delle persone più di quanto ci si aspetti, aumentando il rischio di sviluppare forme depressive e il declino funzionale. Per questo motivo vanno riconosciuti per tempo i primi segnali d’allarme e ridotti i fattori oggettivi che contribuiscono a isolare gli anziani, anche, e soprattutto, quelli autosufficienti.

Intervenire tempestivamente per riattivare le relazioni spente con familiari e amici e favorire gli incontri di socializzazione è la strategia corretta per ridurre il senso di solitudine. Va incoraggiata e facilitata la partecipazione a comunità e attività sociali per mantenere il benessere emotivo e psicologico.

Francesco Vero – MEDICO DI MEDICINA GENERALE

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