Gli Italiani hanno festeggiato da casa la S. Pasqua con Alberto Sordi, su iniziativa del canale 309 di Sky. Una serie di film spensierati, con una presentazione giornalistica del grande attore che, sull’onda del successo avuto dalla fiction “Permette? Alberto Sordi” del regista Luca Manfredi, trasmessa dalla Rai qualche giorno prima, non poteva non tenere in alta considerazione l’Uomo, il benefattore, il mecenate. Alla fine della rassegna dedicata, c’è infatti anche il documentario biografico “Siamo tutti Alberto Sordi” del giornalista Fabrizio Corallo che offre spunti interessanti.
Proprio Alberto Sordi “giocava” in pubblico a fare l’avaro, ma era solito, in gran segreto, fare magnanimi gesti di beneficenza, col passare degli anni diventati costanti e talmente generosi che alcune istituzioni ci facevano conto, oltre che per investimenti nuovi, per il bilancio corrente, domandandosi per anni chi mai fosse lo sconosciuto benefattore.
Nella ricostruzione della vita di Alberto, viene così evidenziato il suo gran cuore e la lungimiranza per gli anziani, cui l’attore volle pensare donando un terreno su cui oggi è stato realizzato, dall’Università Campus Bio-Medico di Roma, un polo per la ricerca universitaria ed un Centro per la Salute dell’Anziano.
Il sogno di Alberto prende forma attraverso la Fondazione Alberto Sordi, nel 1992, che ha il compito di mettere in pratica la sua idea: migliorare le condizioni di vita delle persone anziane.
Il ringraziamento per i patrocini concessi nel ricordare il grande attore infatti cita, in calce, anche la Fondazione Alberto Sordi. E’ il modo migliore per iniziare, nell’anno 2020, la celebrazione del suo centenario, che cade il giorno del suo compleanno, il 15 giugno.