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Premio Silvia Bianchi per il volontariato 2024 – Le protagoniste della Fondazione Alberto Sordi

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Roma, 9 dicembre 2024 – Si è svolta giovedì 5 dicembre la cerimonia di premiazione del Premio Silvia Bianchi per il volontariato 2024, un riconoscimento che celebra l’umanità del volontariato al Campus Bio-Medico.

Ospitato negli spazi dell’Auditorium Cu.Bo, l’evento ha visto la partecipazione di circa 200 persone, riunitesi per celebrare un modello di relazione umana basato su cura, ascolto e condivisione. 

Moderato da Francesca De Palma della Fondazione Alberto Sordi, l’incontro si è aperto con i saluti istituzionali di Carlo Tosti, Presidente della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico e dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, e di Paolo Palazzo, Presidente dell’Associazione Campus Bio-Medico. 

L’incontro è proseguito con una tavola rotonda dal titolo “Perché lo fai? I Volontari si raccontano”, durante la quale alcuni volontari del sistema Campus Bio-Medico si sono confrontati: Marta Vadacca, medico, Laura Vittori, volontaria dell’Associazione Alberto Sordi, Asia Rizzini, coordinatrice del volontariato degli studenti, Pietro Meldolesi musicista volontario del progetto Musica in Campo e Margareth Martino, medico e fondatrice dell’Associazione ScopriAmo l’Autismo hanno raccontato le loro storie di volontariato che dimostrano cosa significa mettersi al servizio degli altri con i fatti e con il cuore.

A seguire, la cerimonia di consegna del premio Silvia Bianchi per il volontariato 2024 impreziosita da due omaggi musicali eseguiti da Pietro Meldolesi, Lucia Bartolucci e Angelo Procino, musicisti e volontari del Progetto di musicoterapia “Musica in Campo”.

Assegnato al team dei volontari del Day hospital medico del Policlinico Campus Bio-Medico il Premio Silvia Bianchi per il volontariato, consegnato da Paolo Matteucci, Direttore della Fondazione Alberto Sordi “per il quotidiano prendersi cura, con ascolto e comprensione” delle persone che ogni giorno occupano le 40 poltrone del Day Hospital per le terapie infusionali.

Assegnate due menzioni speciali dalla giuria del premio e consegnate da Alessandro Pernigo, Vice Presidente dell’Università Campus Bio-Medico di Roma a Leonardo De Benedictis, per i bellissimi presepi di legno che dona ogni anno ai pazienti che trascorrono in ospedale il giorno di Natale, che dimostrano come creatività ed eccellenza possano mettersi al servizio di chi soffre, e a Giuliana Uncini volontaria dell’Associazione Alberto Sordi. 

GIULIANA UNCINI Ex professoressa di Applicazioni Tecniche, dal 2012 Giuliana Uncini ha messo a disposizione la sua competenza e creatività con delle persone che frequentano il Centro Diurno Alberto Sordi. Attraverso progetti di riciclo creativo, valorizza ogni anziano guidandoli con empatia nella realizzazione di manufatti che arricchiscono il Centro. La sua particolare sensibilità le permette di rendere tutti protagonisti attivi, a prescindere dalle capacità manuali. Il suo impegno va oltre il semplice “fare”: dimostra come il volontariato possa ridare dignità e fiducia agli anziani fragili, come testimonia Maria, un’ospite: “Con Giuliana ho capito che sono ancora in grado di fare cose che pensavo non avrei fatto più nella vita”. L’impatto del suo lavoro si misura non solo negli oggetti creati e poi venduti nei mercatini di beneficenza, ma soprattutto nel benessere e nell’inclusione sociale che genera negli anziani del CESA.

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Infine, gli studenti volontari presso la Casa Famiglia Narnia hanno vinto con la motivazione di aver saputo immaginare un futuro sereno e ricco di possibilità sia nella categoria Studenti Volontari, premio assegnato da Luigi Paparoni, Presidente della Giuria del Premio Silvia Bianchi per il Volontariato, che nella votazione online, premio assegnato da Antonella Venditti, Direttore Sanitario della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico. 

Undici le candidature ricevute quest’anno al premio, nato nel 2019 e intitolato alla memoria di Silvia Bianchi. Figura centrale nella e per la storia del Sistema Campus, negli ultimi anni della sua vita è stata volontaria del Policlinico, dedicando tempo e attenzione alle persone ammalate e ai volontari stessi.

Vuoi diventare anche tu un volontario dell’Associazione Alberto Sordi? CLICCA QUI 

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